12 ottobre 2013

Regina dei Paesi Bassi: 40° urlanti nel Canale del Giglio!

Pirati vicini e lontani,
Sabato scorso abbiamo fatto i conti con un incredibile fenomeno meteo (tutto da analizzare) nel Canale del Giglio durante la regata Regina dei paesi Bassi, già ridotta nel percorso e interrotta poi a meta' del nuovo percorso. Roba da Sydney-Hobart!

Ecco i Pirati in equipaggio sul Malandrino:

- Matteo (il bretone), skipper e timone
- Ugo (Ciavez), randa
- Sandro (el Martinico), sail trimmer specialist
- Luca (il Professionista), mast man professional
- Claudio (Rayban), prodiere d'antan
- Stefano (Desert Fox), tattica e drizze normal business 
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Iniziamo dalla fine: Malandrino ed il suo equipaggio sono tornati sani e salvi in porto e hanno dimostrato che in mare in certe situazioni si pensa agli altri equipaggi e non al risultato della Regata. Abbiamo prestato supporto e dato disponibilita' di soccorso ad una barca che ha disalberato nel canale del Giglio mentre eravamo clamorosamente primi dirottando verso di loro. Abbiamo chiesto anche la "riparazione" in base alla regola 62 ma il Comitato non ce l'ha concessa anzi ci è parso risentito perchè abbiamo anche allertato la Capitaneria caso mai ci fosse stato bisogno di un aiuto più robusto: e se le conseguenze di quel disalberamento fossero state piu' gravi...? Grazie invece all'armatore di quella barca (di cui non ricordo il nome) per averci ringraziato calorosamente. In mare e tra veri marinai queste cose hanno un grande valore!

Considerazioni di carattere generale sulla regata: il Comitato, secondo me, non aveva tenuto in opportuna considerazione le caratteristiche delle barche in relazione alle condizioni meteo previste e contingenti. Sicuramente un paio di barche non erano omologate per affrontare il mare e il vento che abbiamo trovato. Onde di 3,5mt e vento F8 con raffiche a 57knt. A parziale discolpa del Comitato c'e' da dire che nessuna cartina meteo prevedeva queste condizioni. Ma andava monitorata la situazione con molta attenzione essendoci Allerta Meteo diramati da giorni. Per fortuna che la sola barca che ha disalberato ha potuto fare rientro in porto senza conseguenze e si registrano sulle altre barche solo danni materiali di lieve entità e qualche mal di pancia dovute alle onde. Ma poteva andare molto peggio. E per una regata che possiamo definire "sociale" credo che i rischi corsi siano stati effettivamente troppi.


 Qui sotto alcune mappe meteo da ricordare per il futuro:
MetOffice: mappa Pressione Atmosferica al suolo               NOAA: run del 5.10 alle ore 00:00

Protezione Civile: radar precipitazioni composito Italia
LAMMA. previsione per le ore della regata
Questa e' la storia e potremmo finirla qui. Ma ci piace scrivere e raccontare quello che e' successo nei dettagli e per chi vuole ascoltare delle storie di mare deve solo andare avanti.

Venerdi' 4.10 in un plumbeo pomeriggioautunnale partiamo da Talamone con rotta verso Porto Ercole per essere pronti alla partenza l'indomani mattina alle 1030. Una bella navigazione quasi in notturna con un paio di groppi e acquazzoni (caldi) che ci hanno lavati bene. Vento da S-SW che ci ha permesso di navigare bene e senza troppi problemi di rollio. Arriviamo a CalaGalera verso le 2000 e ormeggiamo in porto mentre il vento continua a spingere Fresco da S alternandosi a fulmini e pioggia battente a tratti per tutta la notte.


Sabato: il cielo plumbeo era e plumbeo rimane. Dopo aver passato la notte tutti a dormire come un sol uomo in barca, la mattina ci prepariamo nel grigiore del cielo alla Regata che viene confermata ma con percorso ridotto: CalaGalera-Talamone-CalaGalera. Controlliamo nuovamente tutta l'attrezzatura e le manovre vengono ripetute. Ultimo occhio alle previsioni prima di salpare. Fuori ci sono tra i 17 e 22knt di vento da S. 

Luca
La regata: ci sono circa 10 iscritti ma sulla linea di partenza siamo solo in 6. Onde alte per il primo tratto che costeggia il monte Argentario lato Porto Ercole e poi via via allargandosi dopo l'I. dei Conigli verso P.ta Ciana e P.ta Avoltore. Il vento non accenna a scendere e si mantiene costante intorno ai 25-30knt da S. Onda formata di circa 3.5mt. Navighiamo con randa steccata in dacron e fiocco avvolgibile.
Matteo
Navighiamo in 3 posizione reale dopo aver brillantemente superato di bolina sia un First 3200 sia un'altra barca di circa 40ft (direi un GrandSoleil). 

A P.Ciana il First tenta la mossa dello Spi ma troppo in anticipo tanto che non riesce a tenerlo e strapoggia e straorza due volte prima di ammainarlo.


Nel frattempo un'altra barca la prima in reale, che aveva dato spi e si era allontanata piu' sopravvento rispetto alla nostra rotta, disalberava. A quel punto decidiamo di metterci in contatto con loro (senza riuscirvi) e poi comunichiamo con la CP di Santo Stefano per avvisarli che ci stavamo portando vicino alla barca disalberata per prestare soccorso se necessario. Siamo l'unico equipaggio che fa questo! Dopo avere dialogato via VHF con lo skipper ed esserci sincerati che non avevano bisogno di aiuto esterno e che stavano tutti bene abbiamo riferito alla CP della situazione e abbiamo ripreso la navigazione.

Il meteo peggiora rapidamente .

Il vento sale...35knt...40knt...45knt...50knt... stabili! Raffiche a 57knt! Il mare ribolliva. Gli schizzi delle onde si polverizzavano!


Il Malandrino vola a 16.8knt di velocità....cosa incredibile per una barca di 9,5t armata tutta da crociera.

Tutto procede abbastanza bene con Matteo che doma i potenti cavalloni surfando tra le onde. Poi, pero' all'Argentarola (quell'Isolotto che vedete nella foto sopra) un'onda piu' grande e una raffica molto forte 55+knt  ci mette fuori gioco. Una straorza (l'unica) ci fa rimpiangere il classico genoa inferito perchè a quel punto è proprio il rollafiocco che si dimostra  inefficiente e anzi è probabilmente pericoloso in queste situazioni. Infatti non riuscivamo a ridurlo e se avessimo provato ad ammainarlo si sarebbe poi incastrato lungo la sua inferitura sullo strallo per via di una piccola vite che si era allentata con le vibrazioni e non lo faceva scendere.

Con perizia e sangue freddo però riusciamo a riprendere il controllo di Malandrino che la corrente ed il vento stava facendo scarrocciare pericolosamente verso l'Isolotto con 45knt di vento. Poi lentamente riprendiamo l'assetto e a navigare verso Talamone dopo aver perso circa 20-30min nel tentare di sciogliere una "caramella" del fiocco attorno allo strallo e piccole varie piccole avarie che si sono conseguentemente formate a seguito della straorza.

A quel punto veniamo avvisati che la regata è interrotta alla boa di Talamone e la CP invita tutti a rientrare in porto.

Arriviamo in porto e l'ultima emozione come in un thriller che si rispetta è una cima incastrata nell'elica che ci obbliga a procedere con brevi traversi per darci il tempo di rimettere l'ancora primaria al suo posto a prua (nel caso avessimo dovuto usarla per frenare) ma poi alla fine decidiamo di risolvere il problema con un fresco bagno nel porto per sciogliere l'impiccio. E poi tutti a mangiare e bere... 

Una splendida giornata di mare d'autunno, dura, faticosa e piena di emozioni. Giornata dove bisogna essere marinai prima di tutto! E come sempre c'è da imparare in mare e con il Malandrino abbiamo portato a casa una lezione importante rispetto alle sue prestazioni e limiti. E ovvio però che non possiamo sempre fare regate con 40+knt di vento, il povero Malandrino ama anche arie leggere e mari calmi! Anche se questo ci elettrizza...


Bravi tutti! Ma soprattutto belli!!

Saluti Pirati a tutti.

SM


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I Pirati sono tornati...state tonnati (stay tuned)!