14 novembre 2010

Campionato Rdt 2010-11: analisi R2 e R1 (recupero)

Carissimi oggi poche parole altrimenti i miei commenti sulle 2 regate odierne vi stendono! Mi aspetto invece le vostre riflessioni su questa bela giornata dove abbiamo completato la R2 e recuperato la R1.
Ma soprattutto vi mando delle belle foto del manipolo di eroi che oggi ha affrontato tutti gli altri 50 "avversari" in una lunga giornata di vela: 

il mucchio selvaggio

Lorenzo (giovane speranza della vela italiana)

Alberto e Andrea

Ugo

Antonio

Sandro

Ugo e Lorenzo

Andrea

L'armatore: Carlo

Un uomo solo a prua: Claudio
Analisi prima Regata di giornata:
Meteo--> vento da 110°/120° con intensità 14knt circa a calare fino a 7knt
Mare--> onda da S mare incrociato
Rigging--> Randa Leggera, Genoa Medio NS e Spi S2 NS

Partenza, insufficiente per quello che sappiamo fare. Eravamo in ritardo e non rodati abbastanza con Andrea al timone in partenza.
1.ma Bolina, lato di recupero che poi non si e' rivelato cosi' negativo alla conta finale; lato a terra obbligato.
1.ma Poppa, splendido recupero dove abbiamo ripreso il posto che ci competeva superando ben 5 barche.
2.da Bolina, abbastanza neutra e olto concentrati nel cercare la massima velocita' dato che il vento inziava a calare vistosamente.
2.da Poppa, lato infausto nel senso che abbiamo cercato il canale di vento sotto costa mentre bisognava andare a prndere il nuvo vento che arrivava da destra che poi e' salatato di 50°.
Arrivo, siamo stati fortunati ad arrivare ancora con lo spi ma e' stata dura.

Analisi seconda Regata di giornata
Meteo--> vento da 160°/174° con intensità tra i 7knt e 10knt circa
Mare--> onda da S mare incrociato
Rigging--> Randa Leggera, Genoa Leggero NS e Spi S2 NS
Partenza, eccellente e non so se avremo la possibilita' di vedere delle foto ma decisamente buona 10lunghezze sotto la barca Giuria. Abbiamo tenuto la testa del gruppo per alcune centinaia di metri essendo partiti con ottima velocità e al secondo sulla linea poi ovviamente i grandi ci hanno via via raggiunto e superato.
1.ma Bolina, siamo andati a cercare il destro ma senza esagerare per non rischiare un eventuale salto di nuovo a sx, intanto il vento aveva delle oscillazioni/buchi paurosi sia di intensita' sia di direzione. Bolina molto tecnica ed interessante.
1.ma Poppa, vento in calo e siamo andati a cercare il canale di vento a sinistra con una sola strambata.
2.da Bolina, questa volta abbiamo cercato il vento che oramai andava sempre piu' calando al centro-sinistra del campo. Buon passo anche se soffriamo molto queste condizioni meteo.

2.da Poppa, anche qui abbiamo cercato di non estremizzare troppo e di cercare i canali di vento piu' opportuni.

Arrivo, arrivo abbastanza tirato con spi con un vento che era leggermente rigirato a sinistra.

Classifica Orc C3 dopo 2 regate:
1. Zigozago...... 12pt
2. DarthMilla..... 18pt
3. SoulSeeker..... 22pt
4. Sur................25pt
5. Milu' ............29pt
6. Scheggia ........37pt
7. Kermit ..........44pt
8. Bada ............46pt

Quest'anno gareggiamo principalmente seguendo il sistema ORC per conoscerlo meglio e per migliorare le nostre prestazioni nel senso che Milu' e' una barca estremamente particolare nella sua costruzione che soffre molto le caratteristiche poco flessibili del sistema di compenso IRC. Mi sento di dire che il risultato e' molto incoraggiante e dopo due regate ci sono 4 barche in 11punti.  A livello di classifica generale siamo 14/23 ma essendo noi estremamente penalizzati sotto l'aspetto compensi per i soliti motivi ritengo ottimo il risultato delle due prime regate dove in condizioni meteo a noi non particolarmente favorevoli siamo riusciti a limitare i danni e a non compromettere la classifica.

Alla prossima

SM

ps: abbiamo una nuova ammiratrice nel blog, "Tania", che ci legge da molto lontano...chissa' da dove!? Magari ce lo svelera' prima o poi.

4 commenti:

  1. Dopo qualche anno di assenza dai campi di regata mi ha fatto veramente molto piacere ritornare a RdT per un occasione veramente particolare, non Vi nascondo che regatare con il proprio figlio è un emozione enorme e per questo vorrei ringraziare pubblicamente Stefano e Carlo che danno a Lorenzo ed a me questa magnifica opportunità.
    Terminate queste (doverose) smancerie riemerge però il mio “animus regatandi” e provo a dare il mio contributo critico nell’analisi di una lunga ed intensa giornata, che a parte qualche sprazzo di buona vela è stata prevalentemente caratterizzata da una generale mediocre conduzione della barca.
    Sia ben chiaro che le mie parole, anche severe, hanno come unico scopo quello di spronare tutti noi nel cercare di arrivare a darci una risposta alla madre di tutte le domande: “Milù è in grado di competere per la vittoria con i sistemi di compenso nei quali regata ?”
    Partirei dalle classifiche ci siamo classificati intorno al 20° posto in entrambe le regate nonostante sia stato evidente a tutti che tra la prima regata e la seconda prova ci sia stato un abisso (la partenza e la seconda poppa della prima regata sono da dimenticare). Ciò nonostante il risultato delle due regate è sostanzialmente identico. Abbiamo quindi da capire se abbiamo un rating completamente inadeguato (probabile) o se portiamo la barca mediamente male. Lette le classifiche noto che, sia in IRC dove il nostro rating è semplicemente imbarazzante confrontato a barche ben più grandi che in ORC dove il nostro rating appare più realistico, per avere una classifica di soddisfazione dovremmo guadagnare ca 8 minuti a regata, vuol dire camminare mediamente il 8-10% più veloce in tutte le andature.
    Io credo che questo risultato sia possibile, Milù ha degli sprazzi di velocità veramente ottimi ma manca di costanza sul passo medio. Quello che è evidente è che Milù è una barca difficilissima da portare, sensibile alla minima regolazione e che penalizza terribilmente ogni errore e/o distrazione. Ho notato per esempio come uscissimo molto forte dalle virate ma che dopo, in particolare se il bordo era lungo, ci fosse un sostanziale calo della prestazione di bolina e ci sedevamo un po’ restando statici senza reagire alla variazione delle condizioni. Questo vale a tutti i livelli, sembrerà paradossale ma Milù è tanto sensibile ad un errore al timone e/o alle vele quanto al semplice spostamento di un solo membro del’equipaggio o addirittura al fatto che un onda colpisca le gambe di una persona in falchetta (PS vale per tutti quando arriva un onda dobbiamo sollevare le gambe…). Ecco proprio dopo uno di questi errori, eravamo statici passando ca 1 minuto con una velocità di quasi 1 nodo sotto target. Non possiamo reagire solo dopo che gli strumenti hanno rilevato la diminuzione di velocità dobbiamo farlo subito.
    Vorrei scrivere ancora molto ma purtroppo il lavoro mi chiama, terminerei quindi con un commento: andiamo a regatare più concentrati, se siamo stanchi diciamolo, ma restare passivi o avere cali di concentrazione su una barca come Milù si paga carissimo.
    Un abbraccio a tutti , ci vediamo il 28 (sempre che dopo questo commento Stefano non mi sbarchi !!)
    Alberto

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  2. Concordo con quanto detto con Alberto e questa doppia regata ci permette di fare delle valutazioni "macro" ma che hanno una sostanziale reale manisfestazione e su cui possiamo lavorare essendo sicuri di poterci migliorare:
    - perdiamo circa 2/3min per errori in manovra;
    - perdiamo circa 6min per calo di velocita' medio sotto i target che dovremmo avere.

    Se a questo ci mettiamo gli errori di tattica che ci possono essere e sicuramente ci saranno sempre, o altri imprevisti, ci siamo giocati subito il bonus sui nostri avversari che sono molto agguerriti.

    Facciamo un rapido esame ciascuno di noi e tiriamo fuori gli errori che abbiamo fatto in modo da poterli commentare insieme e risolverli studiandoli e migliorando la nostra conoscenza delle manovre e delle regolazioni della barca.

    Forza e coraggio!

    S.

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  3. Condivido l'analisi di carattere generale svolta da Alberto e raccolgo volentieri l'invito di Stefano a esaminare le proprie prestazioni personali cercando di evidenziare i punti critici della mia conduzione della barca.
    So bene che in bolina Milù deve essere lanciata per sviluppare la sua velocità e quindi "portata piena" eppure troppe volte sono andato alla ricerca di angoli troppo stretti per non perdere altezza rispetto alla barca che ci precedeva (es. NM 38) e questo in occasione dei cali di vento si è rivelato "disastroso" facendoci perdere passo e angolo contemporaneamente. Ho capito a caro prezzo che la buona regola generale di portare piena Milù con i cali d'aria diventa un imperativo! Ma non è tutto, in questi casi bisogna essere più reattivi con le regolazioni: vele e paterazzo e con i pesi (es, schiene dentro e se non basta una o due persone sotto). E questo lo dico non per ripetere regolette che sapete a memoria ma perchè - seconda autocritica- è compito di chi tiene la barra comunicare immediatamente i sintomi del rallemtamento affichè l'equipaggio adotti delle contromisure. La concentrazione per cercare di tenere al meglio la barra mi ha cucito la bocca! Ancora più grave in termini di conduzione è stata la scarsa comunicazione con la randa che per legge naturale deve seguire le sensazioni/indicazioni del timone, ma il timoniere era troppo impegnato ad accarezzare lo stick! Nota consolatoria: la prima volta in regata con Milù era inevitabile (per me) essere un pò contratto. Per quanto riguarda L'analisi delle manovre e della tattica preferisco farla con le gambe sotto un tavolo insieme all'equipaggio. Una cosa è certa: i margini di miglioramento sono evidenti.
    Un abbraccio a tutti.
    Andrea

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  4. Arrivo in ritardo con il mio post ed ho, purtroppo, poco tempo. Sono d'accordo con l'analisi puntuale di Alberto, specialmente nella parte in cui evidenzia il risultato sostanzialmente analogo nelle due prove sebbene le regate abbiano avuto spunti totalmente diversi. Per quello che mi riguarda credo che, effettivamente, possano recuperarsi un paio di minuti nelle manovre. infatti, specialmente nella seconda prova, dove si sono verificati dei marcati cali di concentrazione, il vantaggio dell'ottima partenza è stato fagocitato dai ritardi in issata sulla boa e da un fiocco a collo che credo abbiano pesato un paio di minuti sul ritardo. Occorre però fare un'analisi complessiva della conduzione dove, concordo ancora, è importante anche il respiro, perché il vantaggio dell'ottima partenza (2P) è spirato già a metà della prima bolina (gli altri stringono più di noi) e non abbiamo saputo approfittare del vantaggio conseguito a metà percorso dove alcuni dei ns. avversari (ORC) si sono incastrati sulla boa ed hanno manovrato male. Nonostante ciò, hanno recuerato su di noi.
    Morale, parole sante quelle di Alberto e Stefano, ma dobbiamo fare attenzione a "quanta" strada facciamo nel campo di regata, la mia impressione è che, considerate le ottime velocità di Milù, ne percorriamo troppa, specialmente di bolina.
    In ogni caso va tenuto in debito conto che siamo forse la barca più piccola, che il rating di sicuro non ci aiuta e che gli equipaggi in gioco sono tutti di ottimo livello se non più, il che ci deve spronare ad una maggiore concentrazione per tentare di fare meglio perché si può.
    Un abbraccio a tutti, Claudio

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